Dove siamo: Borgagne Borgo Autentico d’Italia

Dove siamo: Borgagne Borgo Autentico d’Italia

E adesso, un po di storia del nostro Borgo Autentico d’Italia! 

Borgagne è un piccolo centro che si colloca circa 5 km dalla costa e da Melendugno, suo comune d’appartenenza; raccolto in una depressione, è circondato da verdi distese d’ulivi interrotte solo da bianchi edifici masserizzi, delimitato a S dall’area umida dei Laghi Alimini. Le sue antiche origini sono attestate, da alcuni documenti che ci parlano di Borgagne come grancia, dipendente dall’abbazia di San Niccolò di Casole (presso Otranto) e da alcune cripte anacoretiche (VII – XI sec d.C.), come quella detta di S. Nicola, appena fuori l’abitato e come quella che, secondo documenti d’archivio, si troverebbe sotto l’attuale piazza S. Antonio.

La presenza di monaci basiliani è testimoniata anche dal nome Basilea, nome con cui il paese fu appellato per un breve periodo, mentre Borgagne deriverebbe da Borgus d’Agnae (Borgo degli agnelli), come già nel XVI sec. veniva chiamata, perché caratterizzata da attività prettamente agricolo-pastorali. Gli abitanti della Grecìa Salentina chiamavano il paese con il nome griko Vrani, che stava ad indicare o un luogo umido, caratterizzato da paludi, o il nome di una famiglia bizantina, i Vranas attestati in area salentina. Nel 1337 Borgagne era di proprietà della famiglia provenzale dei De Stendardo, insieme ai feudi di Pasulo e S. Salvatore, nel 1463 rimase senza un feudatario, per espressa richiesta degli abitanti; ma già l’anno seguente il paese e il relativo feudo, furono ceduti al barone Gaspare Petraroli, che in seguito li passò al figlio Belisario.

Nel 1494 Alfonso II concesse a Belisario Petraroli, il possesso in perpetuo dei casali di Borgagne, Pasulo e quello disabitato di S. Salvatore. Fu proprio Belisario nel 1498, a far erigere la torre, inglobata nell’angolo Nord-Est, e in seguito il castello posto nel luogo più alto dell’abitato, insieme ad una serie di case-torre; queste opere difensive si resero indispensabili in seguito alle incursioni dei turchi che pochi anni prima avevano invaso Otranto, la vicinissima Roca Vecchia e il territorio circostante. Nel 1531, colpevole di aver partecipato alla II congiura aristocratica napoletana contro gli spagnoli, Belisario Petraroli perse Borgagne e i suoi casali, che furono assegnati al commendatore Ferdique de Urries. Passata alla famiglia dei baroni De Iserio, tornò ai Petraroli, nel 1601 Borgagne fu venduta a Vincenzo M. Zimarra e nel 1616 al genovese Giov. Battista Spinola.

L’importante passato contadino di Borgagne è testimoniato, all’interno del centro storico dalla presenza delle case a corte (come la nostra La Torre nel Borgo), veri e propri complessi abitativi.



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